GLI ITALIANI IN ITALIA
"FARE GLI ITALIANI"
Successivamente alla formazione dello stato unitario italiano si diffuse l'idea della scolarizzazione
Inizialmente dovette fare i conti con l'ignoranza presente nella popolazione la quale non concepiva l'idea dell'Italia unita e percepiva l'obbligo scolastico come oppressione
la classe dirigente liberale temeva Che un eccesso di scolarizzazione potesse modificare e sconvolgere gli equilibri sociali
"Fatta l'Italia occorre fare gli italiani" frasi celebri di Massimo D'Azeglio sottolineava il bisogno di consapevolezza da parte del popolo dell'appartenenza a una determinata comunitร nazionale
VINCENZO CUOCO
Secondo cuoco era necessario un sistema educativo aperto, gratuito e laico anche al popolo affinchรฉ si creasse la appartenenza nazionale
Egli suggerรฌ una doppia organizzazione scolastica: una per coloro che abitavano nelle cittร e una per coloro che abitavano in campagna
GIUSEPPE MAZZINI
Giuseppe Mazzini riteneva che il problema del rinnovamento politico dell'Italia fosse una questione etica ed educativa
Secondo Mazzini il fine dell'educazione era la presa di coscienza delle nuove esigenze e riconoscimento della tradizione nazionale
L'educazione del Popolo era associata all'impegno militare e alla preparazione politica
ANTONIO ROSMINIAntonio Rosmini fu uno degli esponenti dei cattolici liberali
Secondo l'autore l'educazione e l'istruzione erano necessari ed erano concepiti come perfezionamento e come diritto inalienabile della persona
Era volto a garantire un'educazione diffusa anche tra il popolo in nome dell'uguaglianza sostanziale delle persone
GIOVANNI BOSCO
- Era necessario prendersi cura dei giovani
- Educazione preventiva al fine di promuovere lo studio, imparare un mestiere
- Valorizzazione del tempo libero attraverso varie iniziative
RAFFAELLO LAMBRUSCHINI
Raffaello Lambruschini sosteneva un'idea di educazione come coltivazione della libertร personale ed era contro consuetudini correnti che puntavano soprattutto sulla forza dell'autoritร
Egli infatti descrisse l'equilibrio tra autoritร e libertร dell'individuo al fine della cooperazione tra i soggetti (educatore-alunno)
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